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Roma, 18 febbraio
2016
Circolare n. 33/2016
Oggetto: Trasporto ferroviario – Incentivi alle imprese
ferroviarie per trasporto merci – Decreto MIT prot.n.4 del 5 febbraio 2016.
Col
decreto indicato in oggetto, pubblicato sul sito del Ministero Infrastrutture e
Trasporti, sono stati disciplinati gli incentivi a favore delle imprese
ferroviarie previsti dalla Legge di Stabilità 2015, pari a 100 milioni di euro
all’anno per gli obblighi di servizio pubblico di trasporto merci (articolo 1
comma 294 Legge n.190/2014).
Il
beneficio è a favore delle imprese ferroviarie che abbiano svolto servizi di
trasporto merci, anche transfrontalieri, con origine o destinazione in Abruzzo,
Molise, Lazio, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sardegna e Sicilia.
L’importo
dei contributi è commisurato al costo sostenuto per il canone di utilizzo
dell’infrastruttura ferroviaria, per il traghettamento ferroviario delle merci
e per i servizi connessi e non può superare un determinato tetto massimo
teorico calcolato a treno chilometro (4,76 euro a treno/chilometro pari al 50%
dei costi esterni evitati dal trasporto ferroviario rispetto ad altre modalità,
nonché 1,30 euro a treno/chilometro per costi supplementari per l’utilizzo
dell’infrastruttura ferroviaria, elevati a 1,83 euro a treno/chilometro nel
caso di traghettamento dei treni). L’importo complessivo erogabile, inoltre,
non può eccedere il 30 per cento del costo totale sostenuto per il trasporto
sulle tratte nazionali oggetto della misura comprensivo di tutti gli oneri
accessori, quali verifica, formazione treno e manovra. Ai fini del tetto del 30
per cento rilevano eventuali analoghi contributi comunitari, statali o
regionali aventi le stesse finalità di cui beneficia l’impresa richiedente.
Le
imprese interessate devono presentare apposita istanza al Ministero
Infrastrutture e Trasporti entro l’1 marzo, con riferimento al traffico
effettuato nel 2015. L’effettiva erogazione dei contributi è subordinata alla
dichiarazione di compatibilità della misura con le norme comunitarie da parte
della Commissione UE.
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Daniela Dringoli |
Allegati
due: |
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